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Il Casino di Valfonda (o Gualfonda) e i palazzi dei Riccardi a Firenze

Firenze; Palazzo di Bianca Cappello; Palazzo di Ludovico Capponi; Palazzo Grifoni; Palazzo Medici Riccardi

Firenze; Palazzo di Bianca Cappello; Palazzo di Ludovico Capponi; Palazzo Grifoni; Palazzo Medici Riccardi

I Riccardi col tempo acquisirono numerose proprietà immobiliari a Firenze (oltre che fuori città). Si trattava di palazzi, case e botteghe. Oltre a Palazzo Medici (1659), i palazzi più importanti dei Riccardi erano i seguenti:

Palazzo di Bianca Cappello, via Maggio 26 – Edificato da Bernardo Buontalenti (1573-1578) vicino alla reggia di Palazzo Pitti, fu l’elegante dimora di Bianca Cappello, prima amante e poi consorte di Francesco I, granduca di Toscana. Divenuta granduchessa Bianca alienò il palazzo all’Ospedale di Santa Maria Nuova (1584) e poi lo vendette a Giovanni Riccardi nel 1586 per 2060 scudi. I Riccardi vi risiedettero fino al 1598, quando si trasferirono nel Casino di Valfonda. Ai primi del XIX secolo passò ai Bonaccorsi Perini (1828).

Casino di Valfonda, via Valfonda 9 – La proprietà si estendeva nell’area fra via della Scala, il retro di Santa Maria Novella e le mura di Firenze (dove oggi corrono i viali, comprendendo quindi l’area dell’attuale stazione ferroviaria). I primi proprietari della residenza comprendente orti e giardini furono i Bartolini dalla fine del Quattrocento alla metà del Cinquecento. Giovanni di Bartolini Salimbeni chiese a Baccio d’Agnolo la progettazione della dimora signorile e del giardino. Altri artisti eccellenti abbellirono in particolare gli spazi interni ed esterni, quali Giovanni della Robbia, Benedetto da Rovezzano che costruì la “tribuna dei viottoli” in giardino, e Jacopo Sansovino, scultore del Bacco in marmo posto in un cortile, una delle opere più importanti della raccolta. Il giardino di Valfonda, ricco di fiori e alberi da frutto, divenne ben presto un vero luogo di delizie, uno dei dieci più importanti della città, per ampiezza e bellezza.
Pressati dai debiti, nel 1558 i Bartolini vendettero la tenuta a Chiappino Vitelli, capitano delle truppe fiorentine, che vi risiedette con la moglie Leonora Cybo. Nel frattempo il Bacco del Sansovino era stato acquisito da Cosimo I de’ Medici (ora Firenze, Museo Nazionale del Bargello).
Nel 1598, dagli eredi di Chiappino, Riccardo Romolo Riccardi acquistò per 18.500 scudi il Casino di Valfonda (o, come si chiamava allora, Gualfonda), che divenne la principale residenza di famiglia in città prima di trasferirsi in Palazzo Medici nel 1659. Nel 1600 la residenza con il suo parco ospitò una splendida feste in onore delle nozze di Maria de’ Medici con Enrico IV di Francia, a cui parteciparono la corte granducale con la sposa e ospiti stranieri. Dal 1638 e nel corso degli anni Quaranta gli ambienti del palazzo e il giardino vennero ristrutturati su progetto di Gherardo Silvani. In essi nel frattempo aveva trovato sistemazione la rinomata collezione di antichità dei Riccardi, inaugurata dallo stesso Riccardi. Le anticaglie della collezione erano concentrate all’ingresso e accoglievano in tal modo il visitatore. Nel 1676, un inventario ricorda la presenza di sei statue e 210 busti antichi, oltre ad opere rinascimentali. Nella sala degli Stucchi, all’interno, lunette dipinte – fra gli altri – da Jacopo Chiavistelli (1672) rappresentano le ville dei Riccardi, con scene di feste, e le loro numerose proprietà fondiarie.
A seguito del disastro economico in cui caddero i Riccardi, nel 1807 il Casino di Valfonda venne acquistato per 25.000 scudi dal marchese Giuseppe di Anton Filippo Stiozzi Ridolfi, proprietario già degli Orti Oricellai a cui la tenuta di Valfonda venne annessa.

Palazzo di Ludovico Capponi, Lungarno Guicciardini 1 – Nel Cinquecento prestigiosa dimora di Ludovico Capponi, venne acquisito dal marchese Francesco Riccardi alla morte del suocero Vincenzo Capponi (1688), per via ereditaria attraverso la moglie Cassandra ultima erede di famiglia. Ai primi dell’Ottocento, il palazzo passò a un certo Forlin (1803) e nel 1809 a Bartolomeo Cenami di Lucca, grande scudiero della granduchessa Elisa di Toscana.

Palazzo Grifoni (o Budini Gattai), piazza Santissima Annunziata 1, via dei Servi 56 – Realizzato per la maggior parte su progetto di Bartolomeo Ammannati fra il 1563 e il 1574 per Ugolino Grifoni, segretario del granduca Cosimo I de’ Medici. Nel 1800 l’edificio passò ai Riccardi che vi presero dimora in vista della vendita all’incanto di Palazzo Medici Riccardi. Nel 1847 passò ai Mannelli, poi agli Antinori e infine nel 1889 ai Budini Gattai.

In aggiunta, fra le cappelle e gli altari nelle chiese fiorentine appartenute ai Riccardi si ricordano quelli in San Giovannino dei Cavalieri, in San Pancrazio e infine la cappella già dei Brancacci in Santa Maria del Carmine.

Periodo:
XVI-XIX secolo

Coordinate:
43.812729297611, 11.27197265625