Oggi chiuso

Ferdinando I de’ Medici

Estremi biografici:

Firenze, 1549 - 1609


Attività:

Granduca di Toscana


Figlio minore di Cosimo I e di Eleonora di Toledo, Ferdinando fu avviato alla carriera ecclesiastica che intraprese con successo. Divenuto cardinale nel 1563 a soli quattordici anni, risiedette soprattutto a Roma dove curò gli affari di famiglia presso la curia pontificia. Nella città papale fece costruire Villa Medici sul Pincio, dove riunì una straordinaria raccolta di opere d’arte antiche e moderne.
Nel 1587 successe al fratello Francesco I sul trono granducale, dimostrando doti di ottimo amministratore, di abile politico e ambizioso mecenate. Ripreso lo stato laicale, nel 1589 sposò Cristina di Lorena, principessa francese nipote di Caterina de’ Medici, allora regina di Francia. I grandiosi festeggiamenti durarono un mese intero e manifestarono il preciso intento di Ferdinando di puntare a un’immagine “magnifica” e “grandiosa” di Firenze e del suo stato.
Per sottrarre la propria politica dalla pesante ingerenza spagnola, Ferdinando I appoggiò anche finanziariamente l’ascesa al trono di Francia di Enrico di Navarra, come Enrico IV, che in cambio sposò Maria de’ Medici figlia di Francesco I, incoronandola regina di Francia. Ma l’avvicinamento alla Francia ebbe una durata limitata e la Toscana tornò presto sotto l’egida asburgica.
In politica interna Ferdinando si pose sulla linea già intrapresa dal padre Cosimo I: potenziò l’efficienza delle strutture burocratiche e amministrative dello stato granducale, si circondò di funzionari con competenze specifiche spesso provenienti da ambienti provinciali estranei alla corte, cercò di ridurre il più possibile le disparità giuridiche e amministrative fra città e campagna.
Per risollevare l’agricoltura intraprese una estesa politica di bonifica delle campagne. Per sviluppare poi il commercio, puntò molto sulla città di Livorno, che già era stata fondata da Cosimo I per ovviare all’interramento del porto di Pisa: Ferdinando vi fece costruire fortificazioni, moli e attracchi portuali, e vi introdusse forti agevolazioni fiscali. Infatti proclamò la nuova città porto franco e garantì diritto d’asilo a tutti i perseguitati per motivi religiosi, attirando così commercianti e artigiani di varia provenienza. Fece poi costruire un canale — il Naviglio — che collegò Livorno a Pisa. Infine potenziò la flotta toscana, che nel 1608 riuscì persino a sconfiggere quella turca.
Ferdinando I affrontò anche importanti questioni di igiene pubblica, istituendo per esempio un convalescenziario presso lo Spedale di San Paolo in piazza Santa Maria Novella a Firenze.
Fu un attento mecenate e promosse le arti e la cultura come fondamentale strumento di politica e diplomazia. Presso la corte di Ferdinando I, si sperimentarono forme nuove di spettacolo musicale: nacque così il melodramma. Il granduca riordinò le manifatture medicee e fondò l’Opificio delle Pietre Dure (1588), cui spettò come compito principale la realizzazione della Cappella dei Principi in San Lorenzo (dal 1604). Nella attenta opera di riorganizzazione dello stato, rientra anche la definitiva sistemazione della galleria degli Uffizi, con l’apertura al pubblico della Tribuna (1589), la decorazione dei corridoi, l’ordinamento dei vari nuclei collezionistici e l’apertura delle manifatture (prima nel Casino di San Marco) nel braccio “corto”. La corte si trasferì definitivamente a Palazzo Pitti. Nel 1595 completò il complesso della reggia granducale con l’inaugurazione del Forte di San Giorgio o di Belvedere sulla sommità del giardino di Boboli, dove fu allestita la camera del tesoro.
Nel 1608 Ferdinando vide coronato l’ultimo atto della sua intensa politica matrimoniale: il primogenito Cosimo sposò Maria Maddalena d’Austria, figlia dell’arciduca Carlo, sorella di Margherita regina di Spagna e dell’imperatore Ferdinando d’Austria.
Il 7 febbraio 1609 Ferdinando I morì. Il suo corpo fu il primo ad essere tumulato nella Cappella dei Principi.

  • J. Mack-Andrick, Pietro Tacca: Hofbildhauer der Medici (1577 – 1640); politische Funktion und Ikonographie des frühabsolutistischen Herrscherdenkmals unter den Grossherzögen Ferdinando I., Cosimo II. und Ferdinando II, Weimar, VDG, 2005.
  • Il Seicento fiorentino. Arte a Firenze da Ferdinando I a Cosimo III, catalogo della mostra, Firenze, Cantini, 1986, 4 voll.
  • F. Fantappiè, La celebrazione memorabile: potere, arte e spettacolo nelle memorie di corte di Ferdinando I dei Medici, in “Arte Musica Spettacolo”, II, 2001, pp. 203-240.