Oggi chiuso

Medaglia di Cosimo de’ Medici, Pater Patriae

Periodo:

XV secolo (post 1464, ante 1469)


Luogo:

Firenze, Museo Nazionale del Bargello


Inventario:

inv. Medaglie 5994


Argento, fusa; mm. 73,4.

Iscrizioni:

Dritto: magnvs cosmvs medices p p p

Rovescio: florentia-pax libertasqve pvblica

Realizzato nell’ambito della scuola fiorentina.

Nel dritto, Cosimo il Vecchio è ritratto di profilo — come di consueto nelle medaglie — rivolto verso sinistra. Porta la berretta propria dei personaggi di alto rango. Ha i tratti del volto assai anziani. Nel rovescio una figura femminile, che impersona Firenze (Florentia), è vestita con un peplo all’antica ed è velata in segno di lutto per la morte del Medici. Tiene in mano un ramo di olivo che termina con tre germogli, a richiamare l’impresa delle tre piume (vedi scheda: Temi collaterali / stemmi e divise dei Medici). Nell’altra mano protesa in avanti, invece tiene un globo (o un pomo?), che ricorda l’emblema araldico del bisante, protagonista dello stemma mediceo. La sedia pieghevole di Florentia poggia su un giogo a terra, simbolo dell’obbedienza che Cosimo ha offerto alla sua città. Il medesimo rovescio, con poche varianti, compare in un altra medaglia di Cosimo il Vecchio, pressoché coeva, ma con alcune variati anche nel dritto, nel ritratto del Medici e nella scritta (cosmvs medices decreto pvblico pp) (Pollard 1984-1985, I, p. 398 n. 218). La sigla “PPP”, di solito sciolta come Primus Pater Patriae, è questione controversa. Il ritratto è stato messo in relazione con il rilievo in marmo a Berlino, Staatliche Museen, inv. 124 (Vannel Toderi, Toderi, in Eredità… 1992). L’autore della medaglia non è documentato, ma è stato proposto di riconoscerlo in Cristoforo di Geremia, Donatello, Michelozzo, Niccolò Fiorentino, attribuzioni che non hanno convinti consensi da parte della critica odierna.

La medaglia celebra Cosimo il Vecchio de’ Medici (1389-1464), morto il 1° agosto del 1464, al quale la Signoria fiorentina conferì il titolo di Pater Patriae con decreto del 20 agosto del 1464, secondo alcuni (Winner 1970, pp. 273, 293 nota 58), o del 16 marzo del 1465, secondo altri (Langedjik 1981-1983, I, pp. 15-16). Inoltre la medaglia è stata certamente coniata non oltre il 1469, quando muore Piero il Gottoso a cui era dedicato il manoscritto della Biblioteca Laurenziana (Plut. 84, I, c. 3) dove l’effigie della stessa medaglia è stata copiata per la prima volta da Francesco del Chierico in una miniatura. Nell’inventario dei beni del Magnifico del 1492, si registra nelle raccolte di Palazzo Medici la presenza di una medaglia in oro con la testa di Cosimo. Un esemplare in oro della medaglia è rappresento in un rilievo a stucco dorato inserito nel Ritratto di giovane con medaglia di Cosimo il Vecchio del Botticelli, ora agli Uffizi. Un altro è ancora al museo del Bargello(inv. Medaglie 5990; Toderi Vannel 2003-2007, I, 2003, p. 33 n. 295; F. Zurli, in The Splendour… 2008, p. 81 n. 24). Al modello della medaglia si rifecero numerosi ritratti postumi di Cosimo presenti nelle collezioni medicee, fra cui quello di Jacopo Pontormo agli Uffizi (inv. 1890 n. 3574).