Ritratto di Giuliano di Piero de’ Medici
Periodo:
Post 1478 (1480 ca.)
Luogo:
Washington, National Gallery
Inventario:
inv. S.H. Kress Coll. n. 1952.2.56.
Tavola, cm. 75,5 x 52,5.
Giuliano di Piero de’ Medici, si presenta tagliato a mezzo busto e di tre quarti, rivolto verso destra. Lo contraddistinguono, come di consueto,i capelli corvini arricciati alle estremità, il naso lungo, gli zigomi sporgenti, la mascella forte e il mento sporgente; indossa una sopraveste rossa. Tiene gli occhi abbassati, come in vari ritratti databili dopo la sua morte cruenta e precoce, essendo rimasto vittima delle pugnalate inferte dai cospiratori della Congiura de’ Pazzi (1478). La tortora appoggiata al davanzale della finestra che incornicia il personaggio e la porta aperta alle sua spalle alludono alla vita oltre la morte nell’Aldilà.
Firenze, collezioni del granduca Ferdinando I de’ Medici (morto nel 1609). Dal 1796, Firenze, marchese Alfonso Tacoli Canacci (1724-1801); in eredità a suo nipote, Pietro Tacoli (1773-1847) a Modena e poi ad Alaide Tacoli, sua figlia; attraverso il matrimonio di quest’ultima, famiglia Bellincini Bagnesi, fino alla Marchesa Adele Bagnesi; nel 1940 venduto, tramite Zelindo Bonaccini, al conte Vittorio Cini, Venezia; nel 1948 ca. venduto a Wildenstein & Co., Inc., New York; nel giugno del 1949 venduto alla Samuel H. Kress Foundation, New York; nel 1952 donato alla National Gallery of Washington.
Il dipinto ritrae Giuliano de’ Medici ( 1453-1478), figlio di Piero il Gottoso e fratello minore di Lorenzo il Magnifico, morto nella congiura dei Pazzi nel 1478.
Vari dettagli iconografici, in particolare gli occhi socchiusi (vedi sopra Descrizione),portano a supporre che l’opera sia stata realizzata dopo la morte di Giuliano, come per la maggior parte dei ritratti noti del Medici, fra cui almeno altri due altri riferibili al Botticelli e alla sua bottega (Bergamo, Accademia Carrara; Berlino, Staatliche Museen) e un busto in marmo ora al Bargello attribuito ad Matteo del Pollaiolo.
Nell’inventario dei beni del Magnifico stilato alla sua morte nel 1492, non è registrato alcun ritratto dipinto di Giuliano de’ Medici. Un manufatto di tal genere (1° quadro colla “testa di Giuliano”) è invece menzionato nell’inventario del 1503 della “casa vecchia” (Shearman 1503). Con tale voce potrebbe essere identificabile uno dei ritratti botticelliani.
Il dipinto di Washington presenta sul retro l’emblema dell’ape regina circondata dalle api del proprio sciame, proprio di Ferdinando I de’ Medici (1551-1609) terzo granduca di Toscana. Dunque il quadro doveva appartenere alle sue collezioni.
- M. Boskovits, D.A. Brown, Italian Paintings of the Fifteenth Century. The Systematic Catalogue of the National Gallery of Art, Washington, D.C., New York, Oxford University Press, 2003 (‘The Collections of the National Gallery of Art. Systematic Catalogue’), pp. 170-175, con bibliografia.
- C. Caneva, Botticelli. Catalogo completo dei dipinti, Firenze, Cantini Editore, 1990, p. 56.
- A. Cecchi, Botticelli, Milano, Motta, 2005.
- K. Langedijk, The Portraits of the Medici, 15th-18th Centuries, Firenze, S.P.E.S., 1981-1987, 3 voll.
- R. Lightbown, Sandro Botticelli. Life and Work. Complete Catalogue, London, Elek, 1978, 2 voll.
- J. Shearman, The Collections of the Younger Branch of the Medici, in “The Burlington Magazine”, CXVII, 1975, pp. 12-27.