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Libro di Antonio Billi

Il cosiddetto Libro di Antonio Billi è uno zibaldone di notizie scritto fra il 1481 e il 1530. Il titolo si deve alla ripetuta citazione nel codice della Magliabechiana. Ma di fatto non sappiamo chi è l’autore dato che è incerto se Antonio Billi sia stato l’autore o il possessore del testo. E’ la fonte più importante seguita da Vasari nella redazione delle Vite per gli artisti fiorentini più antichi, da Cimabue al Pollaiolo. Oltre alla copia del codice Petrei, qui riportato, si ha anchew la versione del codice strozziano (ASF, Magliab. Cl. XXV, 636), che propone una versione più accurata ma anche più frammentaria.

Antonio Billi

circa 1481-1530

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magliab., cl. XIII, 89 (cod. Petrei)ED. / CIT. IN:Il libro di Antonio Billi, [1481-1530], ed. a cura di Fabio Benedettucci, Anzio, De Rubeis, 1991(‘Letteratura Artistica’; 1)

Libro di Antonio Billi

[p. 47]
Fece [Donatello] (…) uno vaso di granito con lineamenti di marmo, posto nella casa de’ Medici, che gitta acqua.

[p. 62]
Fece [Michelozzo] il modello del palazzo di Cosimo de’ Medici

[p. 78]
[Beato Angelico dipinse] la tavola della cappella del palazo de’ Medici, intorno alla quale dipinse in Fresco Benozo

[p. 88]
[Pesello] nella casa de’ Medici [dipinse] uno lione a una grata, e in casa Pierfrancesco de’ medici una spalliera di animali molto bella.

[p. 90]
In palazo de’ Medici [Filippo Lippi dipinse] una tavola, la quale è oggi nel palazzo d’ i Signori, che vi si messe quando furno fatti rubegli.

[p. 96]
[Benozzo Gozzoli dipinse] la cappella in fresco del palazo de’ Medici.